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Viaggio tra i graffiti

Autore: Claudia Colucci

Questa è stata la prima volta che ho partecipato ad un corso organizzato da un’Associazione. In questo caso, sto parlando del workshop di graffiti tenutoi dal bravo artista Giacomo Jah Bettega.

L’obiettivo finale del corso era dipingere, con bombolette, stencil e pennelli, una parete dell’Auditorium in Villa Guidini.

Prima di iniziare il tutto, Giacomo ci ha illustrato in breve la storia e lo sviluppo dei graffiti nel corso degli anni, mostrandoci alcuni suoi lavori come esempi, insieme a quelli di altri talentuosi artisti.
È stato interessante scoprire le origini di questa professione e soprattutto l’evoluzione del suo significato: da una semplice firma sui treni a veri e propri disegni e scritte, con un cambiamento anche nella firma dell’artista.

In seguito, siamo stati divisi in tre gruppi, con il compito di pensare al messaggio, che il futuro murales avrebbe dovuto trasmettere. Molti i temi quali l’ambiente, l’acqua, la tecnologia, l’inquinamento e l’amore. Si è deciso, infine, di unire tutti gli elementi proposti.
Il mio gruppo e un secondo dovevano dedicarsi ai disegni che avrebbero contornato la scritta, della quale si sarebbe occupato il terzo gruppo.

Ognuno di noi ha proposto una serie di disegni inerenti agli argomenti scelti. Ne sono stati scelti alcuni, in modo tale che tutti quanti avrebbero potuto lasciare un segno su quel murales con qualcosa di loro. Nel mio caso, mi è stato consigliato di disegnare qualcosa che richiamasse l’arte antica, dato che la scritta finale sarebbe stata Foglie di Storia, così mi sono ingegnata e ho disegnato una ninfa contornata da fiori, anche sui capelli.

Il piano era di riportare il mio bozzetto su un foglio più grande, composto da carta A4 unita con del nastro adesivo e tagliare le parti che sarebbero poi state colorate di nero sul muro.

Ho tagliato anche gli stencil di un paio di fiori che saranno poi dipinti sulla testa e sul vestito della Ninfa, così da dare non solo un tocco di colore, ma anche un ulteriore richiamo alla natura, padrona di quel posto.

In merito al disegno finale del murales, si è optato per un grande libro aperto dal quale escono tutti i disegni scelti in precedenza, creati ognuno di noi. Anche ogni lettera della scritta centrale è stata prodotta da ragazzi diversi. La mia Ninfa verrà collocata su due punti, ovvero le estremità, così da fare da “colonne” portanti e da contorno.
Sabato sarà l’ultima lezione e il muro verrà finalmente ultimato. Purtroppo non ho potuto seguire in prima persona il lavoro dei compagni, dato che principalmente mi sono soffermata sulla creazione dello stencil che mi ha portato via non poco tempo, ma ho potuto assistere alla sua evoluzione tramite i video postati online su facebook e youtube. Inoltre, in un prossimo articolo ci sarà una raccolta di alcuni racconti degli stessi ragazzi che hanno partecipato con me al workshop; quindi potrete approfondire l’esperienza tramite i loro scritti.

Una nota di merito anche all’artista Giacomo Jah Bettega che ci ha guidati in questa avventura. Professionista alla mano, simpatico, chiaro nelle sue spiegazioni e sempre disponibile per consigli o anche per una semplice chiacchierata.

Per tirare le somme, posso dire di essere davvero soddisfatta dell’esperienza fatta. Io, di mio, ho un’immensa passione per il disegno fin da quando ero bambina e la street art mi ha sempre attratta molto. Riuscire finalmente a prendere in mano una bomboletta, capire il meccanismo e il lavoro di creazione dietro alla creazione di un murales è stato affascinante. Specifico che non bisogna essere appassionati di arte o di disegno per intraprendere questo corso, anche perché molti dei miei compagni non sapevano disegnare, eppure ho visto che si sono divertiti un sacco.

Consiglio vivamente di partecipare ai futuri corsi che organizzeranno.